Fa davvero male ammetterlo, ma più andiamo avanti e più ci rendiamo conto che il nostro pianeta è gravemente malato, e questa è un’amara realtà di cui non possiamo fare altro che prendere atto; nel corso dei secoli l’uomo ha sfruttato al massimo tutte le risorse naturali della terra, molto spesso abusando e spingendosi oltre i limiti della coscienza. Perforiamo fondali marini, trivelliamo interi strati della crosa terrestre, scarichiamo gas e sostanze tossiche nella stessa aria che respiriamo, riversiamo rifiuti in mare…ma così non si va molto lontano!

La corsa implacabile del progresso tecnologico, la fame di trovare nel sottosuolo risorse naturali come gas, petrolio, oro, o il bisogno di smaltire rifiuti tossici senza utilizzare i canali a norma di legge predisposti proprio per questa finalità, ma che si pagano ha causato come conseguenza che il nostro pianeta oggi versa in condizioni di salute abbastanza gravi, e chissà se nel futuro le cose potranno migliorare in qualche modo, la gente è molto scettica a riguardo. Dovremmo iniziare tutti, da subito, ad auto-imporci drastici cambiamenti di vita, ad essere meno ‘inquinanti’ e più ‘riciclanti’, ed a smetterla di fare danni alla Terra, perché non si sa come, non si sa quando, ma è certo che ci restituirà tutto, e con i dovuti interessi!

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Una casa nel verde, niente cemento, materiali riciclati

Sarebbe davvero un bellissimo sogno quello di riuscire a vivere rispettando l’ambiente e lottando per preservarlo da possibili malattie, ma l’evidenza dei fatti ci fa capire che l’uomo, pur comprendendo l’importanza vitale che avrebbe una vita più sana e rispettosa della natura, è sempre più propenso a porre tutto ciò in secondo piano ed a preferire la ricchezza, ignorando che la vera ricchezza sarebbe proprio quella di riuscire a migliorare le condizioni di salute dell’ambiente in cui vive.

Forse in molti avranno già fatto questo pensiero, ma immaginate per un solo attimo quanto sarebbe bello vivere in un ambiente sano ed incontaminato, sapere che i nostri figli respirano aria pulita, avere la certezza che mangiamo cibi con certificato di genuinità; ma purtroppo sognare non basta, bisogna passare ai fatti, e farlo nel più breve tempo possibile, anche se molti esperti ambientali assicurano che oggi sarebbe già troppo tardi. Se mai si inizia, mai si vedranno i risultati, ed è questo il motivo per cui alcuni hanno già preso provvedimenti in tal senso, scegliendo materiali ecologici per costruire la loro casa, essendo meticolosi nel riciclare i rifiuti, allontanandosi dai grandi centri urbani per trovare un’oasi di verde nella quale installarsi.

Un rifugio sugli alberi per i nostri figli

La vita ci insegna che non si può avere tutto, ed a qualcosa bisognerà pur rinunciare se si desidera ardentemente raggiungere un obiettivo; beh, in questo caso l’equazione è molto semplice da risolvere, e tutto si riduce ad una banalissima domanda: ‘siamo disposti a rinunciare ad alcune delle comodità alle quali siamo abituati, se in cambio ci venisse promesso un ambiente sano ed una vita lontana da qualsiasi forma di contaminazione? Probabilmente ci troveremmo di fronte anche parecchie persone che risponderebbero di no.

Immaginiamo solo per un attimo la nostra bella casetta in legno di quercia, con copertura isolante fatta utilizzando pannelli sandwich imbottiti con lana di pecora o addirittura radici di funghi e fieno, pareti interne fatte di paglia o al massimo fibra di cellulosa, tutta dipinta con colori vivaci ed allegri, ma a base di vernici minerali atossiche, e per concludere un grande giardino immerso in un’area boschiva dove poter costruire anche una bella capannina sugli alberi per i ragazzi; quante persone sarebbero disposte a barattare tutto ciò con le comodità, gli agi ed i vizi di cui oggi si gode grazie al progresso?

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La plastica ed i suoi controsensi

Nell mondo se ne vedono di assurdità, ed ogni giorno chi ci governa ci sorprende con leggi assurde e completamente sensa senso; se pensiamo ad esempio alla plastica, sicuramente uno dei materiali più diffusi in circolazione, ma anche uno dei più dannosi per l’ambiente, notiamo come l’uomo non ha mai voluto far nulla per cercare di ridurne i consumi o incentivarne il riciclaggio, anzi. Oggi addirittura paghiamo le buste di plastica quando facciamo la spesa al supermercato, 10 cents l’una! La cosa potrebbe anche non sorprendere se si fosse certi che i 10 cents pagati servissero come contributo al riciclaggio della plastica, ma purtroppo non è così, anzi addirittura sentiamo al tg che ci sono isole galleggianti di plastica nel bel mezzo degli oceani, e che è l’uomo che la sistema lì!

Una bestialità vero? Eppure è così; soltanto pochissimi paesi hanno capito come deve funzionare correttamente la cosa, e quelli del Nord Europa sono sempre all’avanguardia in tal senso. In Finlandia ad esempio, ma anche in Islanda ed in Danimarca, ci sono dei raccoglitori di materiali plastici di vario genere disseminati un po’ dappertutto, e la cosa bella è che ‘divorano’ gli oggetti di plastica che i bravi cittadini gli offrono, e pagano alcuni centesimi per ogni oggetto ricevuto, in modo da invogliare i cittadini a ripetere l’operazione più spesso. E’ così che si fa, e, tra l’altro, in quei paesi la busta di plastica al supermercato non si paga!