Per moltissime persone il matrimonio rappresenta un vero e proprio traguardo di vita, un obiettivo da raggiungere per poi impegnarsi a costruire un altro tipo di vita, ovvero quella familiare. Anche se negli ultimi tempi bisogna riconoscere che le unioni in matrimonio hanno fatto registrare un notevole calo se pensiamo a quelle riferite a circa un cinquantennio fa (tendenza questa indubbiamente dovuta alla forte preoccupazione generale causata dalla crisi economica, dalle guerre e dagli attentati, e dalla scarsità di posti di lavoro disponibili), sposarsi è senza dubbio un grande passo, e per questo chi decide di farlo desidera assolutamente che questo giorno sia indimenticabile.

Certo, tenendo conto delle innumerevoli variabili che l’organizzazione di un matrimonio può presentare, salta subito agli occhi una lunga serie di problematiche da analizzare e studiare affinché tutto vada per il verso giusto e gli invitati ricordino a lungo questo grande evento così allegro e festoso.

Organizzare il proprio matrimonio da soli o contattare un wedding planner?

Anticamente esisteva la figura del maestro di cerimonie per assicurarsi che tutto procedesse al meglio prima, durante, e dopo il ricevimento con rinfresco e buffet organizzato dagli sposi per tutti i loro invitati; questa tradizione affonda le sue radici addirittura nell’antica Grecia, per poi essere rivalutata durante il periodo romano e ritornare in auge nel Medioevo. Oggi si può dire che essa sia ancora ben viva, con l’unica differenza che è diventata una vera e propria attività professionale, molto complessa ed articolata, ma anche molto ben remunerata.

Il wedding planner è una figura professionale nata abbastanza recentemente, ed oggi esistono grandi agenzie di organizzazione e gestione di eventi che sono molto ben articolate e sviluppate in questo specifico settore; tutto sta nel decidere se mettere in preventivo una spesa in più e godersi spensieratamente il fausto giorno, o invece risparmiare e provare a fare tutto da soli.

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La lista degli invitati, chi escludere?

Quello della stesura della lista degli invitati è un momento tanto divertente quanto drammatico; la selezione delle persone che prenderanno parte al giorno più importante di tutta la vita, anche se nessuno lo ammetterà mai, è studiata meticolosamente a tavolino ed oggetto di mille discussioni…figuriamoci poi se si commettesse il gravissimo errore di coinvolgere anche le proprie famiglie nel difficile compito di diramare le ‘convocazioni’.

‘Caro, come ci regoliamo con i colleghi d’ufficio? Tuo cugino viene con famiglia? Ci sono 4 bambini vero? Da parte mia sono 150 persone’. ‘Tesoro mio bello, ma non ti sembra di aver esagerato un tantinello? Io invece…stretto stretto…neppure arrivo a 50!’. Ecco, questo era uno dei ‘grandi classici’ sul momento della stesura della lista degli invitati, giusto per avere un’idea di quello che significa trovarsi ad impattare con questa difficile impresa; altra cosa che nessuno ammetterà mai, è proprio il fatto che gli invitati molto spesso vengono convocati soprattutto in base alla ‘potenzialità’ della loro apportazione economica sotto forma di regalo di nozze.

Regali da matrimonio: meglio la classica ‘busta’ o una lista nozze mirata?

Proprio questo è ciò a cui ci riferivamo prima…principalmente nel caso si fosse specificato sulle ‘partecipazioni’ consegnate agli invitati che è gradita la classica ‘bustarella’ con apportazione libera in denaro, la ‘convocatoria’ assumerebbe indubbiamente un altro aspetto; non c’è dubbio che è abbastanza squallido anche solo a parlarne, ma purtroppo oggi è cosi anzi, c’è addirittura chi si sposa con il preciso progetto di mettere via qualcosa di soldi risparmiando sulle spese di organizzazione del matrimonio.

Sarebbe forse una selezione leggermente diversa nel caso invece si fosse scelto di preparare la famosa ‘lista nozze’ e di metterela a disposizione degli invitati presso un grosso centro di arredamenti, presso un grossista di elettrodomestici (sempre nell’ottica di mettere su il proprio nido d’amore ben arredato e ricco di comforts), o anche presso un’agenzia di viaggi; probabilmente le scelte non sarebbero le stesse, e gli invitati non si troverebbero neppure davanti al problema di dover decidere quanto denaro mettere nella busta.

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La scelta delle bomboniere, come indovinare quella giusta?

A volte anche i dettagli più piccoli possono fare la differenza, ovvero ‘anche l’occhio vuole le sua parte’, e così anche la scelta del ‘ricordo tangibile’ del festoso giorno della cerimonia da lasciare agli invitati diventa un buon argomento di scambio di opinioni e scelte. ‘Prendiamo quelle bianche ed azzurre con la fontanina in vetro soffiato di Burano, o magari sono troppo vistose ed andiamo su un qualcosa di più soft come una colomba in ceramica, o un angelo di Swarovsky?’.

Anche in questo caso, come in quello della compilazione della lista invitati, ci sono un po’ di cose da prendere in considerazione, ma generalmente è sempre meglio optare per una bomboniera ‘utile’ che per un qualcosa di effimero ed inutilizzabile che verrebbe quasi immediatamente messo da parte o addirittura cestinato; una bomboniera semplice e magari anche ‘utilizzabile’ come ad esempio un portacenere particolarmente originale di cristallo, o un centrotavola in ceramica decorata a mano riscuoterebbe quasi sicuramente il successo sperato.