Purtroppo il nostro pianeta versa in condizioni di salute non più tanto buone come quelle di qualche secolo fa, questo è un dato di fatto evidente che è ormai sotto gli occhi di tutti; stiamo poco a poco inquinando i tre elementi naturali che ci danno la vita, cioè aria, acqua e la terra stessa, e questo fenomeno assume dimensioni ogni giorno più vistose.

Enormi ciminiere che sparano in aria gas tossici che vanno a mescolarsi con l’aria che respiriamo, aerei non identificati che lasciano in cielo lunghissime cortine che sembrano normali scie di condensa e che invece sono ‘scie chimiche’ ricche anch’esse di elementi assai dannosi per l’uomo, quantità industriali di rifiuti chimici super tossici e materiali plastici riversati in mare o sepolti sotto terra, magari a pochi metri da un campo coltivato; sono proprio queste le operazioni che sta compiendo l’uomo oggi, senza nessun rimorso, senza nessun rispetto, senza nessuna coscienza.

Idee architettoniche per una casa ecosostenibile

Anche se da questo momento in poi ipotizzassimo un cambio radicale, se immaginassimo che questo lento ma inesorabile processo di distruzione dell’ambiente si bloccasse all’improvviso, sarebbe già tardi per recuperare, e non ci sarebbero le condizioni per poterlo fare. Però possiamo sempre cercare di limitare i danni, ovvero prevenire il peggio e salvare il salvabile, questo sarebbe già molto importante, almeno nell’ottica della crescita di un altro paio di generazioni.

L’eco edilizia di oggi progetta e costruisce secondo i canoni di uno ‘sviluppo sostenibile’ che mira a garantire benessere, non impatta violentemente sull’ambiente, utilizza materiali riciclabili o comunque rigenerabili e fonti di energia alternative come quella eolica o fotovoltaica; lo scopo è dunque quello di garantire una vita alla prossima generazione che possa ancora contare sullo sfruttamento delle risorse naturali disponibili, quindi basta plastiche e materiali tossici, per favore! Cerchiamo almeno di garantire un futuro più ‘pulito’ ai nostri figli!

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Strutture modulari ecosostenibili

Nell’ottica di un continuo ed inesorabile sviluppo di mezzi e tecnologie utilizzate nell’ambito delle costruzioni, sono venute fuori negli ultimi due o tre decenni alcune innovazioni da tenere sicuramente in considerazione in una prospettiva di salvaguardia dell’ecosistema in cui viviamo, ed una di queste è rappresentata dalle case modulari prefabbricate costruite utilizzando materiali non dannosi per l’ambiente che abbiano anche una lunga durata nel tempo.

L’accoppiata legno-acciaio ad esempio è risultata assolutamente vincente sotto ogni punto di vista; utilizzando infatti l’acciaio per mettere in piedi sia la struttura portante che quella secondaria, non solo avremo una costruzione antisismica, ma potremmo addirittura riservarci la possibilità di ‘sbullonare’ e spostare una parete o un tramezzo…insomma fare dei cambi all’interno stesso della nostra struttura. Ovviamente, per restare in linea con l’ecosostenibilità, dovremmo scegliere delle pareti in legno, lana di roccia, o addirittura pannelli imbottiti con fibra di vetro, tutti materiali che tra l’altro garantirebbero anche ottime condizioni di isolamento termico ed acustico.

Procurarsi i materiali adatti che rispettino l’ambiente

Biomattoni da costruzione fatti con batteri in grado di assorbire anidride carbonica dall’aria, pannelli per isolamento termico ed acustico composti unicamente da legno e lana di pecora (in alcuni casi addirittura radici di funghi), pareti divisorie interne prodotte esclusivamente in paglia o fibra di cellulosa, vernici minerali atossiche, componenti per coperture fabbricati partendo da scarti di rocce calcaree…sono questi i materiali del futuro, basta col cemento e con tutti i surrogati della plastica, davvero non se ne può più!

Sono sempre più diffuse su tutto il territorio nazionale le rivendite di materiali da costruzione che hanno a disposizione questo tipo di materiali ‘biologici’, quello che manca è una corretta informazione per il loro utilizzo; eppure tra fiere, expo incentrati sul tema dell’edilizia, campagne di sensibilizzazione effettuate a martello dal Governo stesso, la cosa avrebbe già dovuto mostrare risultati importanti ma purtroppo non è così, per la grande gioia delle multinazionali del cemento e dei materiali plastici.

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Lo sviluppo della bioarchitettura per la salvaguardia dell’ambiente

Le prime tecniche di bioarchitettura si diffusero in Italia verso la fine degli anni 90, e buona parte del merito va all’architetto Ugo Sasso, pioniere dell’architettura cosiddetta ‘organica’; i princìpi fondamentali sui quali fu concepita erano pochi ma di fondamentale importanza: ottimizzare il più possibile il rapporto tra la costruzione dell’edificio ed il contesto ambientale in cui esso verrà eretto, priorizzare la qualità della vita ed il benessere psicofisico dell’uomo, impiegare le risorse naturali che l’ambiente ci offre (acqua, clima e vegetazione) senza che esse debbano obbligatoriamente essere alterate o modificate artificialmente, non disperdere gas o materiali tossici nell’ambiente puntando su fonti di energia rinnovabile.

In fondo non è poi così difficile, basta soltanto autoconvincersi che si sta facendo la cosa giusta e che la strada per respirare un’aria migliore è proprio questa, tra l’altro anche più economica di quella solita che ormai abbiamo già anche incominciato ad odiare; animo dunque, e che la bioedilizia possa presto soppiantare del tutto il vecchio (e super tossico) modo di costruire.